Impianto fotovoltaico ad isola o connesso a rete?

Scopri la differenza tra queste 2 tipologie di impianti fotovoltaici.

Quotidianamanete i nostri clienti si domandano se sia meglio un impianto fotovoltaico ad isola piuttosto che uno connesso a rete.
Vediamo quali sono le differenze tra i 2 impianti, quali i VANTAGGI e quali gli SVANTAGGI di ognuno.

Distinguiamo quindi tra:

1) Impianti fotovoltaici ad isola/ibridi

2) Impianti fotovoltaici connessi a rete

Riserviamo poi una menzione per:

3) Impianti fotovoltaici con immissione zero

Inverter fotovoltaici ad isola/ibridi

1) Impianti fotovoltaici ad isola/ibridi

Gli impianti fotovoltaici ad isola/ibridi sono una soluzione innovativa che si sta diffondendo in questi anni.

Si tratta di impianti fotovoltaici ad isola nei quali si utilizzano speciali inverter per la trasformazione da CC ad AC che includono la funzionalità UPS.
Tale funzione permette di mantenere alimentati i carici anche in caso di mancanza di corrente o nel caso le batterie si siano scaricate.

In questo modo è possibile collegare diversi carichi all’inverter (anche tutta l’abitazione – dipende dal modello) e poter usufruire dell’energia solare diretta ed accumulata in batteria e solo successivamente, qualora le batterie fossero scariche, di non restare senza energia grazie alla funzione UPS che permette di passare alla rete.

Gli attuali modelli permettono anche di funzionare senza batterie unendo l'energia disponibile dai pannelli con quella della rete. Una modalità ottima per partire abbattendo i costi.

In questo caso l’energia non viene immessa nella rete del distributore (un relè fisico gestisce la connessione rete/batteria in modo alternativo), ma prelevata solo in caso di richiesta da parte di qualche elettrodomestico.
Non esistono eventuali surplus di produzione solare perchè il regolatore di carica produce solo il necessario e nulla più.

La normativa italiana non vede di buon occhio questi sistemi che dovrebbero funzionare esclusivamente per garantire la continuità elettrica in caso di black-out. Tuttavia la programmazione resta impostabile dall’utente.

Vantaggi

  • Non sono necessarie pratiche di connessione alla rete
  • Installazione anche in fai-da-te
  • Immediata accensione
  • Funzionamento garantito in caso di black-out
  • Posso installare anche più di 6kWp

Svantaggi

  • Tutte le utenze passano per inverter che deve essere dimensionato sul picco dei consumi
  • Inveter più complessi

2) Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Gli impianti fotovoltaici connessi in rete sono quelli che consentono di immettere l’energia prodotta in eccesso verso la rete del distributore.

Si tratta di inverter che si sincronizzano con la rete e dipendono quindi dalla presenza di quest'ultima

Questi impianti alimentano le utenze direttamente con l’energia solare durante le ore di produzione dell’impianto.
Se l'energia non fosse sufficiente il resto arriva ovviamente dalla rete.

L’energia in surplus immessa in rete, tramite il sistema dello Scambio sul Posto, viene riconosciuta economicamente dall’ente GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e quindi il proprietario dell’impianto ottiene un vantaggio economico, anche se di poca rilevanza, dalla cessioni dell’energia prodotta e non consumata.

Gli impianti connessi in rete possono essere dotati o meno di sistema di accumulo.
Ques'utlimo può anche essere installato in un secondo momento.

In questo caso sono richiesti molteplici adempimenti nei confronti del GSE, dell’Enel ed altri enti.

Vantaggi

  • Sono i sistemi ufficiali ammessi dalla normativa
  • L'inverter può essere di qualsiasi potenza (anche solo 1kW)

Svantaggi

  • Sono necessarie le pratiche di connessiona a rete e GSE
  • Entrano in funzione spesso mesi dopo l'installazione
  • Il GSE e il gestore ci trattengono costi per le letture dei contatori
  • Solo pochi modelli funzionano in caso di black-out
  • In monofase il gestore accetta max. 6kWp

3) Impianti fotovotaici con immissione zero

Questa modalità di funzionamento disponibile solo per alcuni inverter connessi in rete, permette di lavorare e produrre energia solamente se c'è realmente un consumo.

L'immissione zero si realizza grazie ad un sensore di corrente installato a monte di tutto che "legge" i flussi di energia verso la rete:

- se c'è consumo metti azione l'inverter con l'obiettivo di portarlo a zero

- se non c'è consumo tiene ferma la produzione anche se siamo in pieno solo

Gli inverter di rete lavorano paralleli e sincroni con quest'ultima, possiamo quindi installare un inverter di qualsiasi potenza (da 1kW in su in base ai pannelli aggiunti)

Con questa modalità operativa, non immetteremo energia in rete e quindi non è necessatio modificare il contratto di scambio con il gestore di rete.

Anche gli inverter di rete menzionati sopra supportano i loro sistemi di accumulo.

Vantaggi

  • Non è necessario fare da subito le pratiche di connessione alla rete che si possono fare in un secondo momento
  • Inverter è conforme alla normativa
  • Installazione anche in fai-da-te
  • Immediata accensione

Svantaggi

  • Programmazione "immissione zero" potrebbe non essere facile
  • Non tutti gli inverter sono compatibili con batterie

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